Come sapete sono sempre alla ricerca di nuove collaborazioni che possano permettermi di fare quello che mi piace e di guadagnare qualcosa nell’attesa di un lavoro da dipendente a tempo indeterminato (buahahahahahah) e così oggi mi sono messa a spulciare tutti gli annunci esistenti in rete per la posizione di blogger / articolista. Non vi dico cosa ho trovato… anzi sì.
La rete pullula di siti e agency che cercano blogger e un po’ mi ha stupita, anche se credo di essere una delle poche persone a riconoscere il blogging come una potenziale professione a tutti gli effetti. Scrivere per un blog o sito non è una cazzata, c’è una fase di ricerca, un aggiornamento costante su tutte le notizie inerenti l’argomento trattato, la stesura, la revisione, la scelta di immagini o video da allegare, le competenze SEO per il posizionamento, le competenze di social media per la promozione e le conoscenze delle piattaforme.
Non mi sono stupita poi di aver depennato un buon 90% delle offerte di lavoro, semplicemente perché non erano offerte di lavoro.
Per logica quando si inserisce un annuncio nella sezione “Offro Lavoro” si dovrebbe intendere un qualsiasi tipo di contratto e invece la maggior parte degli inserzionisti specifica alla fine dei mille requisiti per la posizione: “La collaborazione si intende non retribuita” o “Al momento non è possibile pagare gli articoli perché il sito è in fase di start up“. Ma andatevene a quel paese! Inserite l’annuncio nello spazio volontariato, avrebbe più senso.
Io sono la prima ad accettare anche le collaborazioni non retribuite se una cosa mi piace o mi appassiona, non dico di no, anzi. Chi mi conosce lo sa che forse sono più i lavori gratuiti che ho fatto che quelli pagati.
Ad ogni modo mi scazza un bel po’ leggere un’offerta di lavoro in cui si specifica a chiare lettere che non si è pagati, ma i requisiti per farlo sono alti. E’ un’idiozia.
Ad ogni modo mi scazza un bel po’ leggere un’offerta di lavoro in cui si specifica a chiare lettere che non si è pagati, ma i requisiti per farlo sono alti. E’ un’idiozia.