Donne e lavoro

Quanto guadagna un Blogger: i Segreti per farne un Lavoro

Quanto guadagna un blogger? Se lo chiedono in molti, sempre più giovani vogliono intraprendere questa strada, spesso anche senza cognizione di causa, nella speranza (se parliamo di moda) di diventare la nuova Chiara Ferragni o il nuovo Mariano Di Vaio. E’ possibile? Vediamo quali sono le possibilità di mercato oggi e le competenze necessarie per essere dei blogger o degli editor.
Credo interessi a molti sapere quanto si possa guadagnare con un blog, scrivendo di moda, di cibo, di viaggi o di qualsiasi altro tema. Ci sono blog su qualsiasi argomento dalle mamme che dispensano consigli per accudire i pargoli agli appassionati di manga, passando per qualsiasi altro tema esistente. Basta scoprire cosa ci piace e cosa abbiamo da comunicare al mondo.
Si può creare uno proprio oppure provare a entrare parte di un team consolidato. La prima possibilità è la più semplice, ma quella che più difficilmente ci renderà star, la seconda è possibile a patto di avere le giuste competenze e di pretendere una retribuzione.
Tra le domande che mi fanno più spesso c’è:
– “Ma tu quanto guadagni scrivendo?
– “Un tot al mese, dipende..
– “Beh potrei farlo anch’io per avere un extra, in fondo che ci vuole?
– “Prova, anche se c’è un lavoro dietro ad ogni articolo che richiede competenze e tecnica, ma studiandole e avendo passione e doti tutti possono farlo“.
Credo davvero che tutti possano fare qualsiasi cosa, ma sono certa che scrivere senza che si ami farlo e solo con l’intento di diventare qualcuno in rete sia la motivazione sbagliata. Nel settore moda tra l’altro è un po’ come se tutte quelle che volevano fare le veline o le letterine oggi volessero fare le fashion blogger, non perché amano fare quel determinato lavoro, ma per la visibilità. Penso sia il primo errore da evitare.
Sono diverse le domande fondamentali che ogni aspirante blogger si fa mentre pianifica il suo futuro in rete. Cercherò di dare una risposta a tutte, con l’ausilio dei giusti link a persone specializzate in ogni tema.
Cosa dobbiamo saper fare per scrivere in un blog? 

 

  1. Innanzitutto scrivere in italiano perfetto (e in inglese nei casi in cui è richiesto), corretto dal punto di vista grammaticale e ortografico. Non è scontato dirlo, sui vari blog che mi capita di frequentare, molti dei quali anche aziendali è molto comune trovare degli strafalcioni.
  2. Ogni contenuto deve essere originale, vale a dire che non potete copiare o tradurre un post già pubblicato altrimenti il vostro sito finirà nelle ultime posizioni e i vostri lettori vi abbandoneranno al primo post.
  3. Avere un proprio stile di scrittura è un altro requisito. C’è chi dà del tu, chi si riferisce ad un pubblico più vasto e chi opta per uno stile da diario personale. Chi cerca le curiosità, chi chiede pareri, chi detta legge. Chi racconta attraverso esempi e chi è didascalico. C’è spazio per tutti.
  4. Saper qualcosa di come funzionano le varie piattaforme di blogging è un altro requisito a mio avviso fondamentale sia che si operi su un proprio sito che per terzi.
  5. Impostare graficamente un articolo richiede competenze non troppo difficili da imparare, dobbiamo sapere dove cercare le immagini, creare didascalie e link, citare le fonti e il copywright, scegliere il carattere, il colore del testo, grassetti e giustificazioni.
  6. Trovare le parole chiave adatte secondo i trend del momento con gli strumenti di Google. Il SEO è tutto il motore del blogging, senza le competenze in questo campo scrivere per il web è assolutamente inutile. E in questo campo da studiare ce n’è molto e di continuo, per essere bravi blogger bisogna sapere tutto quello che succede nel sistema dei motori di ricerca. Le tecniche e le cose a cui fare attenzione per migliorare la propria posizione nei motori di ricerca è in continua evoluzione, non si può assolutamente restare fermi.
  7. Saper scegliere giorni e orari di pubblicazione affinché l’articolo sia il più letto su quel tema. Ogni argomento e tipo di news ha una propria ora di fruibilità prediletta e per certe notizie l’importante è arrivare primi, soprattutto se si ha un blog tematico.
  8. La continuità (e in questo blog non ce n’è molta lo so) è un altro punto importante per fidelizzare il lettore. A suo tempo, quando a scrivere nei blog eravamo in 4 gatti e raccontavo di cose molto meno commerciali, avevo il mio folto seguito che oggi si è spostato qui e sui social.
  9. Ultima, ma non meno importante serve sapere come promuovere il proprio articolo attraverso i social network più adatti, anche in questo caso con un orario preferito a seconda che si voglia attirare il pubblico di Google+, di Facebook, di Twitter o di Instagram.
  10. Ecco se siete arrivati fino a qui già storcendo il naso al pensiero che serva studiare per fare i blogger, vi aggiungo anche che serve leggerne molti ed essere aggiornati perfettamente su quello che succede almeno in quel determinato ambito, che sia moda o food o travel o quel che volete. L’importante è arrivare per primi dicevo, ed è fondamentale, e con cognizione di causa.
Quali sono le tematiche e le strategie su cui puntare? 
  • Il tema del vostro blog deve essere quello che amate. Come ho detto sopra, non ha senso scrivere di film se non andate mai al cinema, come non ha senso scrivere di moda se non sapete la differenza tra un crop top e una t-shirt.
  • Chi sa scrivere bene e sa usare le tecniche SEO però può scrivere di qualunque argomento previa informazione sul tema. Io stessa scrivo principalmente di libri, di musica e di moda, tre cose che amo, ma nella mia carriera mi sono ritrovata a scrivere anche di materiale edile, di calcio, di pallet, di automobili, di news generiche.

 

Come possiamo fare pratica? 

 

  • L’esperienza si ottiene con la pratica, scrivendo, provando, condividendo, sbagliando e riprovando. Ci saranno post che adorate che non vengono apprezzati come vorreste e altri che avete scritto en passant che otterranno centinaia di condivisioni. Con il tempo imparerete quello che i lettori vogliono leggere e dovrete concentrarvi su quel tipo di argomento. 

 

Come chiedere ad una redazione di inserirci nello staff?
  • Le redazioni blog e le testate giornalistiche sono subissate di richieste di collaborazione da esperti, apprendisti, blogger, scrittori e giornalisti. Spiccare tra le migliaia di curricula che ricevono è veramente una missione impossibile. La miglior cosa che potete fare è allegare al vostro curriculum, un articolo inerente le tematiche della webzine in questione e qualche link ad altri articoli pubblicati, ma deve essere tra i migliori titoli che scriverete mai.
    Quello che vi proporranno, a meno che non siate un plausibile Premio Pulitzer, è una collaborazione gratuita che vi darà visibilità grazie alla vostra firma su ogni pezzo (ma più che per farvi un favore è per questioni di SEO come scoprirete se studierete in questo campo).  Lungi da me dirvi quel che dovete fare, ma accettare un lavoro non retribuito con tutte le competenze di cui sopra non vi aiuterà a diventare blogger professionisti, ma se non altro vi aiuterà a impratichirvi.
  • Se volete fare esperienza in forma gratuita proponetevi come guest blogger all’interno di un sito inerente ai vostri interessi. Io stessa ho scritto senza retribuzione per alcuni siti e l’esperienza è stata positiva, ma nel momento in cui si sono ottenute maggiori competenze e una adeguata retribuzione altrove, diventa fondamentale dedicarsi a chi riconosce il vostro lavoro anche economicamente.
Cosa sei disposta a fare per entrare in questo mondo ovvero quando dire no. 

 

Qual è il giusto prezzo per un articolo? 
  • Se volete guadagnare direttamente con il vostro blog su qualunque piattaforma cercate le guide in rete per creare un blog che monetizzi. Vi affido alle mani competenti dei tecnici che hanno dedicato spazio a questo argomento, in particolare TagliaErbe, un punto di riferimento per la vita professionale.
  • Ci sono siti web che fungono da tramite tra il mondo degli editori e degli autori attraverso un sistema di aste o di incarico diretto. Sono molto utili, soprattutto se non sapete da dove cominciare. Se avete dei buoni feedback e dimostrate con il vostro lavoro le vostre capacità, gli editori vi affideranno sempre più possibilità.
  • Chi vi propone il pagamento in Adsense ovvero tramite la pubblicità di Google, vi sta facendo l’elemosina a meno che non si tratti di un sito con delle statistiche di visita incredibili.
  • L’altro giorno mi è arrivata una proposta che ho declinato perché indegna: 4 euro per 10 guide. Un’altra offerta di lavoro come blogger prevedeva il prezzo di 1,00 euro ad articolo di 400 parole.
    E-mail cestinate immediatamente dopo aver fornito l’adeguata risposta, ovvero “Il tariffario proposto non corrisponde alle competenze e all’impegno richiesto dal vostro annuncio“, il tutto  corredato dei dovuti orpelli e con gentilezza.
    Altresì da qualche parte cercando con pazienza e facendo pratica potrete incappare in persone professionali che riconosco il blogging come un lavoro e vi offriranno la giusta retribuzione per i vostri sforzi. A me è successo e sono certa che se dentro di voi c’è del talento qualcuno lo noterà.
  • Se ve ne danno la possibilità il giusto prezzo lo dovete fare voi calcolando per ogni articolo quel che dovete guadagnare come se fosse un qualsiasi altro prodotto. Si quantificano i costi di gestione (ovvero tempo di ricerca e di scrittura, energia elettrica, attrezzature e loro manutenzione, connessione internet) e i prezzi di mercato, trovate il giusto compromesso e avrete il vostro prezzo. Per calcoli più precisi vi indirizzo ad un post sulle strategie di prezzo generico, ma applicabile.
Se ve la sentite di intraprendere questa strada, credo di avervi detto tutto e se avete qualcosa da aggiungere aspetto i vostri consigli e commenti!

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