Belle Greene di Alexandra Lapierre è stato un libro intenso. Ne avevo diversi da leggere, le dimensioni (529 pagine) continuavano a farmelo posticipare. Tornassi indietro non avrei atteso tanto. Ci sono almeno 5 ragioni che me l’hanno fatto amare come pochi tra le centinaia letti nell’ultimo anno.
C’è ancora chi ti consiglia un libro
Il libro della Lapierre è finito nella mia wishlist dopo che una carissima amica me l’ha consigliato dicendo che la protagonista le aveva ricordato in qualche modo me. Quando ho ricevuto un consiglio così caloroso, oltre alla naturale curiosità verso il personaggio, mi ha davvero stupita che, in un’epoca come questa, qualcuno (che non sia book blogger) ancora suggerisca un titolo da leggere. E’ stato un gesto che ho particolarmente apprezzato anche perchè mi ha fatto uscire dai miei classici generi di lettura. Solitamente non leggo biografie, né romanzi storici.
Un libro che parla di libri
Adoro i libri in cui si parla di libri. Belle è una bibliotecaria, una feticista (nel senso buono del termine) di libri, un’appassionata di libri antichi. E per chi ama le parole scritte immergersi nel mondo delle aste librarie, delle collezioni milionarie battute da Sotheby’s, delle rilegature di pregio e delle opere che hanno fatto la storia è una vera goduria.
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Donne coraggiose e ambiziose
Belle Greene è una donna con un grande segreto che manterrà per tutta la sua vita: ovvero il passing dalla sua vera etnia a quella di bianca americana negli anni di segregazione e razzismo. Una decisione di grande coraggio, molto dibattuta e anche pericolosa che la giovane donna ha fatto con la sua famiglia per potersi fare strada e ritagliarsi un pezzetto di American Dream. Il tormento eterno di andare contro un padre attivista per i diritti delle persone di colore, la paura costante di essere scoperta, il patto con se stesse per rinunciare ai figli che avrebbero potuto distruggere la grande bugia, sono solo alcune delle cose intense di questa vita speciale.
La storia di Belle è anche storia di femminismo. E’ stata la donna più pagata d’America quando le donne erano relegate a posizioni professionali di servizio o di cura. L’ambizione, la competenza, le capacità, il carattere ma anche un pizzico di fortuna nell’essere al posto giusto nel momento giusto l’hanno resa la bibliofila più importante del suo tempo, distaccando i suoi pari uomini.
L’amore impossibile
Nella vita di chiunque c’è l’amore. A volte in modi intensi e violenti, come in quelle passioni che non se ne vanno mai, che rimangono una spina nel fianco fino alla morte e a volte ci sopravvivono pure. L’amore della vita di Belle Greene non poteva che essere impossibile. Una donna emancipata, appassionata e più dedita al lavoro che alle frivolezze dei sentimenti si è ritrovata amante a distanza di un uomo sposato con cui condivide molto più di un letto sulle colline toscane.
Mi riprometto di smettere di pensarti scriveva dietro la porta chiusa, di smettere di pensare a noi, a quello che avremmo potuto fare, dire, essere. So che le mie fantasie mi porteranno alla rovina, ma bacio i tuoi occhi, la tua bocca e rompo il giuramento che mi ero fatta di dimenticare la tua faccia. Quanto mi piacerebbe che tu mi prendessi e mi portassi all’altro capo del mondo in un luogo in cui potremmo imparare a conoscere la vita e conoscerci l’un l’altro! Invece rimango nel mio letto e passo intere notti sveglia, paralizzata dal mio crollo.
Il tema del viaggio
Ho viaggiato tanto leggendo la storia di Belle Greene. I suoi viaggi transoceanici da New York alle capitali europee a caccia di libri e per incontrare segretamente il suo amante sono stati splendidi. Mi hanno immersa in un’epoca lontana ricca di suggestioni artistiche e culturali che permangono anche oggi.
Devo dire che a distanza di qualche giorno mi manca leggerne le avventure e mi capita di pensare a questa donna che mi ha ispirata molto. Mi chiedo spesso, dopo aver chiuso il libro, di chiedermi se Belle Greene è riuscita a vivere con un grande segreto che l’avrebbe distrutta se fosse emerso, se una donna di quell’epoca è arrivata ad essere un punto di riferimento, allora qual è la mia scusa per non arrivare a realizzare i miei sogni?