Dei bambini non si sa niente è un libro difficile da recensire, è difficile forse anche parlarne. Credo non ci siano parole adatte a descriverlo senza svelarne la trama o le caratteristiche intrinseche.
Non conoscevo Simona Vinci, so solo che per qualche motivo questo titolo era finito nella mia wishlist e finalmente l’ho aperto e divorato letteralmente.
Dei bambini non si sa niente è un libro duro, è un libro che ti sconvolge e ti appassiona, a tratti ti rivolta lo stomaco a tratti ti culla nella tenerezza, è un libro crudo e un libro che ti lascia addosso un’amarezza che si ripercuote nei pensieri ogni giorno.
Parla in un modo completamente nuovo di un tabù enorme come quello della pedofilia, del punto di vista dei bambini, delle modalità con cui i bambini si interfacciano con le relazioni e il sesso.
Non lo consiglio a tutti Dei bambini non si sa niente, perché credo che per leggere questo libro serva una certa dose di coraggio e essere consci del fatto che quelle immagini che vi raffigurerete nella mente scivolando di pagina in pagina, non vi abbandoneranno molto in fretta. Credo anche che sia un libro divino, scritto infinitamente bene e che andrebbe recuperato dal lontano 1997 e fatto rivivere.