Lettrice

Susanna Moore In The Cut: un bel libro, ma il film…

Le vacanze aiutano a ritagliare un po’ di tempo per la lettura, così in questi giorni sono riuscita a smaltire una parte dei libri accumulati da qualche tempo sul mio comodino. Una delle ultime opere che ho letto è Dentro di Susanna Moore.
Dentro, un titolo conciso che nasconde tante cose. Si tratta di un thriller erotico, così dice la copertina e così confermano le parole all’interno. Diciamo che ci avevo riposto qualche aspettativa di troppo, ma nel complesso è abbastanza soddisfacente soprattutto per alcune parti.
Dentro parla anche di linguistica, branca di studio che mi appassiona molto e a cui ho dedicato qualche ora di studio a suo tempo. La protagonista è infatti un’insegnante di scrittura creativa con la passione per la linguistica. Ci sono interessanti spunti su terminologie e modi di dire dello slang che mi hanno affascinata e sorpresa.
Non si tratta comunque di un volume divulgativo sul tema, come ho anticipato è un romanzo definito thriller erotico.
La storia inizia con l’arrivo di un poliziotto ambiguo che entra in contatto con la professoressa in seguito ad un omicidio avvenuto nel quartiere. Tra indizi e paure a quanto pare la professoressa qualcosa ha visto, ma non aggiungo altro altrimenti vi svelo troppo e comunque su Wikipedia trovate la trama.
L’omicidio è piuttosto brutale e non sarà l’unico. Dettagli raccapriccianti e una serie di indizi disseminati qui e là Quindi il thrill c’è è in più parti e il finale devo dire che è a sorpresa.
Il sesso è di sicuro un altro elemento portante del libro. Niente a che vedere con i migliori libri erotici, ma ci sono un paio di scene interessanti e ben descritte, fuori dai soliti cliché.
Un libro, Dentro di Susanna Moore, che mi è piaciuto e che ha molti risvolti interessanti.
Unica cosa, che noi lettori forti dovremmo sempre evitare, è: non guardate il film.
In copertina era segnalato il titolo del film tratto dal romanzo: In the Cut. In un momento di palinsesto serale noiosissimo ho optato per la visione del film. Vecchiotto, con tanto di Meg Ryan protagonista, e con tutte le premesse per essere un buon film.
Invece ho passato tutti i minuti della la visione della pellicola a tediare mio marito borbottando “Ma nel libro non era così questo”.
Fino a sentirmi fare la domanda: “Ma perché ti ostini a voler vedere film tratti da libri che hai letto?! Non si può guardare un film con un pentolone che borbotta continuamente perché nel libro era diverso”.
Ecco, ha ragione lui. Non li guardiamo i film tratti dai romanzi che abbiamo letto, noi book lovers. La delusione è troppo probabile.

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