Moda

La Moda contraffatta. La mia Domanda è perché?

Mi occupo di moda da anni ormai e come classica deformazione professionale quando vedo degli accessori o dei capi di un certo livello addosso a qualcuno, osservo. E la maggior parte delle volte vedo merce contraffatta. Mi sorge spontanea la domanda: perché?

Il mercato del falso nella moda è in costante crescita e sempre più spudorato. Si legge sui giornali quasi quotidianamente dei perenni maxi sequestri in fabbriche di contraffazione, di venditori ambulanti abusivi sottoposti a controlli da parte della finanza, di cause giuridiche tra marchi del lusso e piccole aziende e le stime degli introiti della merce falsa sempre più inquietanti.

Non voglio parlare dei dati, che sono a disposizione in tutti i maggiori siti web istituzionali e specifici del settore moda. Voglio solo fare una riflessione sociologica. Perché la gente continua a comprare merce contraffatta? Qual è il gusto di indossare un tarocco? 
 

DOVE SI ACQUISTA LA MODA CONTRAFFATTA

La legge dice che è sanzionabile l’acquisto di merce contraffatta. Ogni anno sulle spiagge italiane arrivano migliaia di vu cumprà con un’infinita serie di cinture, orologi, portafogli e borsette contraffatti. E ogni stagione estiva ci ricoprono di notizie di importanti sequestri.
Non voglio di certo accanirmi sui vu cumprà, come vorrebbero i leghisti. La questione è molto semplice: non sono loro a produrre gli accessori contraffatti, loro vendono abusivamente, che è un reato comunque e per questo devono essere puniti secondo la legge.
La vendono probabilmente a quelle stesse persone che poi in pubblico innalzano barriere mentali e fisiche verso gli immigrati. Ricordiamoci come funziona qualunque mercato: se c’è richiesta offro il prodotto, se non c’è richiesta non ha senso vendere il prodotto. Quindi le miss che sfoggiano le loro Louis Vuitton false comprate lungo le vie delle città dai venditori abusivi sono le stesse che alimentano il mercato del falso.
La merce contraffatta arriva nella maggior parte dei casi dalla Cina, come rilevato da Guardia di Finanza e Agenzia delle Dogane.
Acquistare merce falsa comporta comunque delle conseguenze penali, ciò non toglie che addosso alle italiane ci siano più tarocchi che originali.
Anche i social network stanno contribuendo in modo devastante alla piaga della contraffazione in campo moda. Quel che mi spaventa è la spudoratezza con cui le persone si dedicano alla vendita di merce contraffatta online, senza temere minimamente di incappare nella Guardia di Finanza.
Ci sono i gruppi Facebook a cui è necessario iscriversi per vedere i prodotti, ma che lo fanno senza pudori come questo. Oltre ai gruppi esistono pure Pagine Facebook come quest’altra in cui si consegna a mano e si spedisce su richiesta.
Purtroppo non ci sono rischi elevati per chi pratica queste attività, seppur contro la legge italiana. Questo è ancora più inquietante.
Non mancano poi numerosissimi siti di shopping online in cui si incappa quotidianamente in improbabili capi di lusso a prezzi stracciati. Spesso i siti sono costruiti anche molto bene, simili alle boutique che vendono lusso originale, ma i prezzi denotano chiaramente il fake.

PERCHE’ LA GENTE COMPRA MERCE CONTRAFFATTA?

Apparire è tutto. Per lo meno per la maggior parte delle italiane, che sfoggiano merce contraffatta per sembrare ciò che non sono. viviamo in un’epoca in cui l’apparenza deve essere sempre di benessere, agio, lusso, anche quando in realtà non ce lo possiamo permettere.
La gente lamenta determinati marchi troppo cari e quindi si riversa sulle contraffazioni disponibili a pochi spiccioli, ma in alcuni casi neanche così pochi. Il punto è chiaro: c’è un motivo (quasi sempre) per cui una borsa di lusso costa quanto uno stipendio e quando no. Il coccodrillo vero di una borsa di lusso ha un prezzo diverso dall’eco-pelle cinese, e si vede a vista d’occhio credetemi.
Acquistare una borsa di Louis Vuitton seppur ben replicata a 80 – 100 euro è assurdo. Per quanto alcune imitazioni siano fatte davvero bene, sono pur sempre falsi. Tu che vuoi apparire chic e ricca, finisci per sembrare solo sciocca. Il tuo desiderio di apparire benestante ed elegante è comunque una presa in giro. Chi se ne intende di moda un minimo lo vede subito il tarocco: c’è un perché una borsa originale costa 1.500 euro e un tarocco meno di un decimo. E poi ci sei tu, che lo sai benissimo che la tua borsa è un falso.
Il fatto che il prezzo del tarocco sia più conveniente è vero fino ad un certo punto a mio avviso. Ho visto prezzi su alcune delle pagine e i gruppi che non sono poi così bassi e non così distanti dagli originali. Prendo ad esempio O Bag, brand che conosco molto bene e che mi piace molto, ma che non fa parte del lusso. Eppure esistono vendite di contraffatte O bag Mini a 40 euro. Io dico con 60 – 70 euro me la posso fare originale in negozio. Qual è la convenienza nell’acquistare prodotti del genere? Amanti del fake spiegatemelo vi prego, perché un risparmio di 20 – 30 euro non giustifica l’atto di acquistare prodotti venduti irregolarmente.
La gente che compra falso lo sa cosa sta acquistando, oppure non è dotata di un cervello funzionante.  Quando trovi una borsa di Hermès, per la quale di solito è necessaria una lista d’attesa quinquennale e un prezzo di oltre 6.000 euro, a 100 – 200 euro allora non puoi non sapere che è una contraffatta. Quelle che cadono dalle nuvole quando fai notare che la sua borsa o le sue scarpe sono false e danno la colpa allo shopping online, mentono. Lo sai benissimo che se compri una borsa di un brand del lusso a 100 euro, è un tarocco. Punto. Chiuso.
L’apparire dunque è tutto, ma per farlo bene amanti del tarocco dovete tenervi a debita distanza un po’ da tutte, perché da vicino si vede il falso e invece di apparire tanto fighe sembrerete solo delle poverette.

LE ALTERNATIVE ALLA MERCE CONTRAFFATTA

Io odio le imitazioni. Se mi piace una cosa la voglio originale. Se non posso permettermela, non la compro. Basta.
Credo sia molto più dignitoso sfoggiare una borsa di un marchio di fascia medio alta, di ottima qualità e di prezzo abbordabile rispetto ad un’imitazione per quanto ben fatta. Meglio a questo punto una borsa unbranded che rispecchi però il nostro stile.
Non dico che si debba rinunciare al marchio, anche perché sono una fan sfegatata di alcuni brand. Ci sono a mio avviso 3 alternative per non rinunciare alla moda di lusso, senza ricorrere alla contraffazione e senza alimentare dunque questo mercato.
  1. Credo si possa scegliere con oculatezza un modello icona di un brand, nella sua versione più easy cosicché non passi di moda in una stagione. Possiamo scegliere una Chanel 2.55, una Speedy Vuitton o una Jackie O di Gucci, per fare qualche esempio, e risparmiare per acquistarne una. Sono grandi classici, non tramontano e hanno uno stile definito. Costano è vero, ma sono anche un investimento nel tempo. Tra qualche anno se ve ne stufate potrete rivenderli alle boutique del vintage specializzate in moda.
  2. Noleggiate le borse di lusso sui siti specializzati. Avrete la garanzia di sfoggiare un modello originale. Si può fare in completa sicurezza, scegliendo la durata del noleggio: da una settimana ad oltre un mese a seconda delle esigenze. I prezzi sono accessibili e vengono incontro al desiderio di poter cambiare borsa di lusso molto di frequente senza spendere migliaia di euro per farlo. Si parte da circa 20 – 30 euro / settimana.
    Vi rimando a 2 indirizzi seri: BorseInAffitto e RentFashionBag.
  3. Affidatevi all’usato garantito. Visto che alcune borse del lusso costano quanto automobili, il paragone ci sta. Il mercato del vintage in ambito moda è sempre fiorente. Potete optare per le boutique fisiche specializzate in accessori di lusso, presenti in molte città italiane o farlo online. Uno dei migliori siti è Instaluxe dove i prodotti sono certificati e verificati da esperti. Io diffiderei invece dai venditori sui siti non specializzati in moda, dov’è facile incappare in falsi.
Mi piacerebbe davvero instaurare una conversazione con i commenti qui di seguito per capire perché le donne scelgano di sfoggiare un falso, perché preferiscano alimentare un mercato che provoca danni importanti all’economia italiana e perché non sfruttano le alternative.

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