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Vita da Mamma: l'importanza di un Day Off

Mi sono fatta un regalo per chiudere in bellezza quest’anno, che è andato così così. Mi sono presa un day off, meritato. La quotidianità a volte può schiacciare ed è importante regalarsi un giorno, un pomeriggio o una sera di tanto in tanto per staccare la spina. Io ero la regina dei day off, ma quando si è mamme diventa un po’ più complicato riuscirlo a fare davvero.
La routine quotidiana è fatta di tante cose. Di certo non ci si annoia mai, ma sulle spalle delle donne gravano sempre troppi compiti e impegni, nonostante l’aiuto del compagno per le più fortunate (tra cui la sottoscritta).
Una bambina di 20 mesi nel pieno della sua autoaffermazione, alla scoperta del mondo, in grado di aprire ogni armadio e cassetto, con un’energia infinita sicuramente rende la giornata vivace e intensa.
Il lavoro se pur piacevole e amato, è pur sempre un lavoro con i suoi aspetti meno divertenti e le scadenze sempre per ieri.
La casa richiede tante attenzioni e poi ci sono le mille cose che ognuno di noi deve fare per non ritrovarsi sommersi in attesa dell’intervento divino di una malata di pulito direttamente da Real Time.
Anche quando ci si rilassa un po’ nel week-end, in realtà non ci riposa granché. Le gite fuori porta assomigliano più a dei traslochi, le passeggiate in centro si tramutano in ricorse nelle pozzanghere, nei negozi è stress allo stato puro e poi ci sono le feste con tutto l’impegno che richiede la sopravvivenza a cenoni, regali, scambi di auguri, ricevimenti e via dicendo.
Avevo bisogno di un break da tutto, un solo giorno, ma spensierato. Per mia fortuna so a che porta bussare quando voglio fare qualcosa di diverso e prendermi il mio tempo. Una cosa che mi sono sempre ripromessa da quando sono rimasta incinta è di non trascurare in nessun modo le amicizie. Credo sia importantissimo per una donna mantenere tutte le amicizie di prima (prima del matrimonio e prima dei figli) anche se per ovvie ragioni il tempo a disposizione è inferiore. Per me il tempo libero con le amiche è qualcosa di sacro, ne va della salute mentale mia e di mio marito, quindi qualche serata fuori, un aperitivo in corsa, una cena o un concerto sono cose che mi concedo. So che là fuori il fatto che una donna-mamma esca la sera o comunque da sola è una specie di sacrilegio, ma a me non importa. Sono sempre stata un’essere sociale, ho tanti interessi alcuni dei quali non possono essere condivisi con mia figlia (come le mostre o alcuni musei) per ora, ma anche il semplice bisogno di staccare. Sarò forse una cattiva madre, ma per lo meno sono felice, rilassata e soddisfatta.
Complice un articolo che parlava di una nuova mostra temporanea a Bologna a tema Kurt Cobain, mio idolo da sempre e uno dei pochi amori musicali che perdurano per l’eternità, ho colto l’occasione per fare qualcosa che in genere non ho il tempo di fare. Sapevo che la mia amica di sempre Eli sarebbe stata entusiasta della proposta, mi avrebbe accompagnato in una giornata alternativa e sarebbe stata la compagnia perfetta. E così è stato.
Deciso in quattro e quattr’otto il giorno giusto approfittando della pausa natalizia siamo partite on the road verso Bologna, non senza qualche canonico contrattempo da teenager.
Un carico di musica nella chiavetta dell’automobile a fare da sottofondo a tre ore di chiacchiere, sfoghi, lamenti, consigli e cazzate. Non credo si sia state zitte per più di un minuto in un giorno.
Tra soste all’autogrill per l’incetta di caffeina fondamentale per ripristinare il funzionamento cerebrale e un mare di parole siamo giunte a destinazione senza intoppi. Nonostante la pioggia fosse prevista in modo evidente e ne fossimo al corrente, non ci siamo ricordate di mettere né un ombrello né una mantella in macchina, ma di certo non ci siamo fatte scoraggiare.
A spasso per le vie del centro di Bologna, camminando sotto gli iconici portici, curiosando nei piccoli negozi caratteristici e godendosi una pausa nell’eccellenza di Eataly abbiamo trascorso ore spensierate. E poi ancora a rovistare tra le nuove uscite letterarie e i grandi classici della letteratura, annusando profumi e pregustando eccellenze della gastronomia italiana, respirando il lusso dalle vetrine della Galleria Cavour.
Per poi finire ad accorgersi di aver rotto i pantaloni proprio sul sedere e quindi infilarsi nei negozi alla ricerca di un paio d’emergenza. Avventure e tante risate. Senza mariti, senza telefonate, senza bambini che ti chiamano ogni tre secondi, senza lamenti e piagnistei, senza capricci e senza stress.
L’obbiettivo finale della nostra gita era guardare Kurt Cobain e i suoi Nirvana dagli occhi di Micheal Lavine. L’opportunità ce l’ha data la Galleria d’Arte Contemporanea ONO di Bologna che ha ospitato questa suggestiva, emozionante se pur contenuta mostra. Si tratta di uno spazio che non conoscevo e che ha colto subito i miei favori per l’ambientazione, gli arredi, la mostra evidentemente, e pure per il bookshop di livello.
La mostra fotografica su Kurt Cobain, per il suo cinquantesimo, porta la firma di Michael Lavine, uno dei massimi esponenti della fotografia musicale a livello internazionale. Alcune delle immagini esposte le riconoscete sicuramente: sono infatti tra le più celebri connesse a Kurt Cobain. Non è solo il leader dei Nirvana ad essere ritratto dal fotografo, ma anche altri nomi illustri della musica internazionale come i Beastie Boys, le Hole o Nick Cave per citarne qualcuno.
Osservando queste foto perfette e emozionanti, che ritraggono perfettamente quel che era l‘essenza di Kurt la voglia di portarsene una a casa si è fatta molto sentire. Essendo opere d’arte di rilievo di certo non erano alla mia portata, ma un giorno o l’altro sarò abbastanza ricca da potermene permettere una (o no?).
Sotto alle immagini esposte spazi con importanti vinili della scena rock e grunge che ci hanno fatto impazzire, ma la galleria d’arte ONO mi è piaciuta molto anche per l’ampia presenza di libri molto particolari legati al contesto musicale e artistico, per adulti e per bambini.

Save the Date:

ONO Arte Contemporanea
dal 13 dicembre 2017 al 31 gennaio 2018
Via Santa Margherita, 10
40123 Bologna
martedì – venerdì 15 – 20
sabato 10 – 13 e 15.30 – 20
domenica e lunedì chiuso
Un giorno così da mattina a sera, senza pensieri, solo cose belle da vedere e da fare in compagnia di un’amica storica è quel che ci vuole per affacciarsi al nuovo anno con entusiasmo e positività, facendo già programmi di nuovi day off che più ce n’è e meglio è.

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