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Vita da Mamma: come ritagliarsi del Tempo per Leggere

Come fai a trovare il tempo per leggere? Questa è una delle domande che mi fanno più spesso. Colgo l’occasione della Giornata Mondiale del Libro per dare una risposta e magari darvi un input per riappropriarvi di questo prezioso tempo.

È vero, sono sempre indaffarata, ho due lavori e una bimba di 11 mesi che catalizza tutte le mie attenzioni. Questo però non significa non riuscire a trovare il tempo per ciò che si ama o per se stesse.
Nel mio caso la lettura è un vizio irrinunciabile, una passione ma anche la mia unica sana abitudine. È importante ritagliarsi un pezzetto di giornata per sé, ne va della qualità della nostra vita ma anche a favore dei nostri piccoli. Una mamma che ha delle passioni oltre che dei doveri è una mamma che ha qualcosa in più da offrire.
È evidente che con una mole di impegni professionali sempre più pressanti, la gestione della casa e i giochi con la piccola il tempo a disposizione per leggere si è decisamente ridotto. Ma meglio poco di nulla. A qualcosa, è inevitabile, si deve rinunciare.
Ho sempre in borsa un libro o il mio E-reader Kindle. Metti mai che saltino fuori 5 minuti liberi. Aver qualcosa da leggere sempre con me è una tradizione, un’abitudine, un peso che nella mia borsa non può mai mancare, per lo meno di giorno.
Leggo mentre sono a passeggio in zone pedonali o ciclabili, la bimba si guarda in giro e io posso leggere qualche riga. D’altronde la capottina del passeggino si presta come leggio. Quando si concede un sonnellino a passeggio scelgo una panchina e mi fermo a leggere qualche pagina all’aria aperta o mi gusto un caffè sfogliando le pagine che mi iniettano nuova vita.
E poi leggo la sera, quando il lavoro non mi ha distrutto del tutto. Ho la fortuna di avere una bimba che dorme 10/12 ore filate la notte e quindi posso concedermi un’ora o due di lettura senza privarmi troppo del sonno. Leggo invece di veder la tv, che offre per la maggior parte del tempo cose che non rientrano nei miei interessi. Leggo invece di passare le ore su Facebook, ad eccezione del tempo necessario per programmare i post da condividere e per consultare alcune pagine o profili di mio gradimento o interesse. Devo dire che i social qualche anno fa hanno rubato tempo prezioso anche alle mie letture, ma l’importante è ritrovare la giusta via. Ho riacquistato la consapevolezza che di leggere dei fatti altrui non mi dà nulla di cui arricchirmi se non in rari casi, mentre un libro anche se brutto qualcosa di sensato lo lascia sempre.

Quando per qualche motivo mi trovo in attesa e non ho con me la bambina come per esempio in fila per una visita medica o quando sono in anticipo per un appuntamento di lavoro, ecco che tiro fuori il mio libro e mi godo qualche riga.

Come non citare poi il sacro trono, ovvero il wc. Una paginetta ce la si può concedere invece di scorrere la timeline di Instagram, così giusto per variare un po’ contenuti.

Sempre poi almeno una decina di pagine prima di dormire. Si sa che la lettura coadiuva il sonno, non che ne abbia particolare bisogno, ma è pur sempre un momento in cui ci si può dedicare alla lettura in santa pace e senza alcuna distrazione.

E poi qualche (rara) volta posso anche leggere beatamente sul divano mentre la piccola gioca sul tappeto. Il più delle volte arriva a curiosare e vuole impossessarsi del libro, qualche altra invece non mi bada e pensa ai suoi giocattoli e altre volte ancora mi imita mettendosi spaparanzata con i suoi primi libri. I bambini che leggono, mi hanno detto qualche anno fa, sono quelli che vedono leggere gli adulti e che trovano libri in casa. Forse è per questo che la piccola passa anche 20 minuti a guardare i suoi libri senza fiatare. Non mi resta che sperare che questa passione duri anche per lei negli anni.

Voi quando leggete?

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