Quando un anno fa ho intrapreso un nuovo percorso professionale la cosa che più spesso mi hanno chiesto, prima ancora se mi piacesse quello che stavo facendo, è se non mi pesasse fare 30 chilometri per andare e altrettanti per tornare. In realtà oltre a non pesarmi affatto, adoro quei 37 minuti la mattina e quei 29 la sera in auto.
Per chi vive in città tempi come questi sono ridicoli. Nei grandi centri sono i minuti che si impiegano percorrere pochi chilometri nel traffico. Pare che invece per chi vive qui spostarsi più di 5 km sia irragionevole.
Sì, forse se lavorassi come prima a pochi minuti avrei più tempo per le faccende domestiche e per la spesa, tornerei a casa a pranzo, riuscirei a guadagnare qualche minuto di più per dedicarmi alla lettura o alla scrittura. Potrei occuparmi di mia figlia un’ora in più ogni giorno. Rientrerei nei canoni di madre lavoratrice ma conservatrice.
E invece…
Passo invece volentieri questi 37 +29 minuti in auto. Se non li avessi dovrei rinunciare al l’unico tempo che ho per stare sola con me. Si tratta di quasi un’ora: dubito che lì fuori ci siano donne sposate, lavoratrici e madri che possano concedersi così tanto ogni giorno. Nessuna interruzione, nessuna richiesta, nessun capriccio, solo silenzio e musica.
Nel mio viaggio in auto ogni giorno posso fare cose che altrimenti non avrei tempo di fare o che non mi concederei di fare.
- Tenere la musica al volume massimo, ascoltare le mie canzoni preferite che scorrono e mi fanno viaggiare con la mente, cantare a squarciagola quelle strofe che mi hanno sempre accompagnata.
- Apprezzare i colori di cui il cielo si tinge la mattina presto e all’ora del tramonto. Pochi minuti per godersi qualcosa di spettacolare e apprezzarlo davvero, una piccola gioia quotidiana che dimentichiamo quando siamo in corsa tra le faccende di routine.
- Le telefonate con le amiche, senza interruzioni di sorta, in cui aggiornarsi sull’andamento delle rispettive vite e in cui organizzare incontri cercando di far coincidere le agende.
- Gli appunti vocali su Google Keep su cose da scrivere, da fare, da ricordare o idee da sviluppare. Appunti che regolarmente non ho il tempo di prendere in mano e trasformare in qualcosa di più di ciò che sono, ma che per lo meno sono lì in attesa di quando avrò ancora quel tempo.
- Pensare. Ricordare. Riflettere. Sognare. Lasciarmi trasportare in pensieri e ricordi, fare ragionamenti senza capo né coda con me stessa fino allo sfinimento.
Sono tante piccole cose che altrimenti dovrei fare la notte o che finirei per rimandare all’infinito e poi non farei più. Perché mai dovrei voler un tragitto più breve?