I giorni perduti di Dino Buzzati
diventano
I giorni più belli di Fernanda Corona
Tornando a casa nel tardo pomeriggio notai che dal cancello del giardino stava uscendo un uomo, non lo avevo mai visto, portava con sé delle deliziose scatole verdi con un grande fiocco sul coperchio.
Pensai fosse l’uomo delle consegne e che qualcuno mi avesse mandato un regalo, ma sembrava più che la stesse portando via non che la consegnasse. Non ce la feci a raggiungerlo per chiedere delucidazioni e finii per inseguirlo in auto, piena di curiosità.
L’uomo parcheggiò a lato di una strada di campagna e si avvicinò ad un roccolo anch’esso verde con la scatola infiocchettata presa da casa mia. Si inoltrò nel roccolo e vi lasciò dentro il pacchettino, e allungando lo sguardo vidi che all’interno ce ne erano tantissime uguali.
Mi avvicinai e gli chiesi: “L’ho vista uscire dal mio giardino con quella scatola. Cosa contiene? E perché ce ne sono tante altre lì dentro?”.
L’uomo sorrise e mi guardò: “Ce ne sono ancora molte altre nel mio furgone. Contengono i giorni.”
“Quali giorni?”
“I tuoi giorni.”
“I miei giorni?”
“I giorni che sono stati importanti per te.”
Entrai nel roccolo e trovai migliaia di quelle scatolette verdi. Chi l’avrebbe detto che nella mia vita ci fossero stati così tanti giorni importanti?
Ne aprii uno. Dentro c’era una strada buia e il volto di D., il momento in cui avevo capito che mi sarei potuta di nuovo fidare di un uomo.
Ne aprii un altro. C’era il giorno in cui firmavo il mio primo assegno per la nuova casa e tutta la gioia di sentirsi importanti.
Nel terzo c’erano i miei nipotini, felici e divertiti che giocavano con me nei pomeriggi di pioggia.
Mi si strinse un nodo in gola e gli occhi iniziarono ad inumidirsi. Non ci si rende mai conto di quante cose buone e belle ci accadono in un dato momento, si dà troppo spesso troppo peso a quelle che sono le cose negative.
E invece tutti dovremmo avere un roccolo con dentro delle scatole verdi con il fiocco di raso dove mettere i ricordi e i momenti migliori della nostra esistenza.