Sempre in giro mi dicono. Ebbene sì, l’indole è quella vagabonda e non ci fermiamo più del necessario. Dopo la toccata e fuga in montagna è stata la volta del mare. Località: Bibione (VE).
D’altronde i mesi di maternità vanno sfruttati fino in fondo, il ritorno alla lavoro è sempre dietro l’angolo e in quel caso le occasioni si riducono per me almeno del 50% facendo un lavoro 6/7.
Bibione è una mia tappa fissa, grazie all’alloggio free. Me la sono goduta in ogni modo Bibione: da single, con le amiche, in coppia, in famiglia, da lavoratrice e ora anche da mamma.
Io non sono tipa da spiaggia. Non mi sono mai messa in posizione lucertola a catturare tutti i raggi UV possibili. Sono quella che più facilmente si sdraia all’ombra e si muove solo per una nuotata in piscina.
Probabilmente nel tempo cambierà ancora il modo di vivere Bibione quando la nana inizierà a camminare, ma per ora ce la passiamo tra relax, bagni in piscina e lunghissime passeggiate.
Da non sportiva io non sono mai stata fan delle passeggiate, ma avere un neonato al mare richiede la pratica di attività alternative fintanto che non inizieranno a godere della sabbia e dei giochi d’acqua.
Bibione la amo anche per la sua offerta variegata. È l’unico posto dove ho usato regolarmente la bicicletta complice il fatto che è quasi tutta pianura. Con una principessa di meno di 2 mesi la bicicletta è rimasta per lo più ferma, ma col passeggino abbiamo fatto dei tour interessanti.
DA BIBIONE SPIAGGIA AL FARO PASSANDO PER LA RISERVA NATURALE
La scelta più semplice è percorrere la lunga ciclabile del lungomare che porta fino al faro. Recentemente il faro è stato ristrutturato e offre uno spazio di ristoro automatico molto comodo. Qualche sera ci sono anche eventi da gustarsi lì con la brezza del mare.
Un’altra via, decisamente più lunga e meno battuta è quella che costeggia il Tagliamento e attraversa la riserva naturale. È un percorso quasi tutto all’ombra quindi perfetto per una passeggiata anche quando il sole brilla. Il terreno è battuto e non ci sono problemi nemmeno con i passeggini senza ruote pneumatiche.
Unico neo è l’arrivo al faro dove è presente la sabbia quindi nel nostro caso si è reso necessario sollevare il passeggino fino al ristoro. In alternativa se disponete di un lucchetto potete prender il pupo in braccio e legare il passeggino ad uno dei numerosi portabici presenti.
In questo modo potrete fare una pausa in riva al mare, momento ideale anche per sfamare i piccoli se nel frattempo è giunta l’ora del pasto.
Il ritorno lo abbiamo fatto lungo la ciclabile appena restaurata che percorre la costa fino a Bibione Lido dei Pini e poi Bibione Spiaggia. E così abbiamo macinato 10 km senza nemmeno accorgersene.
DA BIBIONE SPIAGGIA ALLA LAGUNA E RITORNO
Un altro giorno, nel tardo pomeriggio siamo partiti da Bibione Spiaggia passando per il centro con la scusa di un gelato per darci la carica.
Da lì abbiamo attraversato tutto Lido dei Pini, siamo andati verso Pineta passando per Bosco Canoro (dove vi godrete la compagnia di un infinito canto di uccelli) fino alla spettacolare laguna e al porto. Non fate come me e partite con delle scarpe adeguate: meglio un paio di Havaianas piuttosto di sandali seppur buoni ma avvolgenti.
Dopo una sosta in questo spettacolo a cui siamo giunti al tramonto siamo ripartiti per il ritorno verso Bibione Spiaggia seguendo tutto il lungomare. Anche qui il passeggino fila via come una scheggia e a settembre iniziano i lavori che collegheranno il percorso fino alla ciclabile del faro.
È un giro molto lungo a piedi quindi portate con voi tutto il necessario per il neonato: solari, antizanzare, tendine parasole, parapioggia se il tempo è incerto, un telo mare per il break e le dosi di latte.
Sulla via del rientro poi ci siamo fermati per la cena, ma dei ristoranti da frequentare con il passeggino a Bibione ne parlerò un’altra volta.
Questo è il grande potere di un passeggino: può far camminare km anche chi ha il culo pesante come lo ho sempre avuto io. Hai già letto delle passeggiate da fare in montagna col passeggino?