Baby Food con Bambini

Svezzamento: come organizzare le Pappe in Viaggio

Partire in pieno svezzamento è una follia? Forse sì, ma a cose fatte vi dico che no, non è una pazzia. Si può fare ed è più facile di quel che si crede, soprattutto se si scelgono mete sicure dal punto di vista sanitario. Basta un po’ di organizzazione.
Penso ormai abbiate ben capito che i messaggi crudeli della serie “Con un Neonato non viaggerai più” di cui mi avevano ricoperta in gravidanza, li ho colti come una sfida personale. Per tutta l’estate me ne sono andata in giro in lungo e in largo per l’Italia con la pupa di pochi mesi, ma con l’arrivo dell’inverno il mio desiderio di volare verso terre più calde si è fatta sentire. Dopo qualche iniziale dubbio e qualche indecisione sulla meta abbiamo scelto la destinazione e deciso di provare questa nuova avventura, mettendo insieme il primo volo e il viaggio con pappe al seguito. La scorsa settimana siamo volati a Porto Santo – Madeira, d cui vi parlerò in modo approfondito nei prossimi giorni, perché ancora non ho avuto modo di selezionare le immagini.
Devo ammettere che ho iniziato a programmare il bagaglio della bambina con largo anticipo, rispetto ai miei soliti tempi. Ho effettuato prima una lista sul blocco notes e poi iniziato a valutare il peso di ogni cosa e a decidere cosa fosse davvero necessario portare. Ho pesato tutto quello che sarebbe servito, ho levato quello che si poteva levare e ripesato di nuovo. E’ stato un processo lungo, ma alla fine ho ottimizzato spazi, pesi e allo stesso tempo ho ridimensionato anche le prevenzioni non necessarie in fatto di sterilizzazione e alimenti idonei o meno.
A svezzamento iniziato da un mese mi trovavo di fronte alla necessità di portare con me brodo, verdure, carne, frutta e latte. Il tutto per 8 giorni. In più c’era da valutare come nutrire la piccola nei giorni in cui c’era il volo. Ed ovviamente cercando di non appesantire troppo il bagaglio, perché comunque ci sono le franchigie.

QUALI SONO LE OPZIONI DI ORGANIZZAZIONE PER VIAGGIARE IN SVEZZAMENTO

Le possibilità fondamentalmente quando si sceglie di viaggiare con un neonato in svezzamento sono le seguenti:
  1. Non portarsi nulla tranne il necessario per il giorno della partenza o per al massimo un paio di giorni. In questo caso di può prevedere di acquistare tutto in loco o di servirsi del ristorante dell’hotel. Io non ho scelto questa opzione per il semplice motivo che avevo dei kg a disposizione per il bagaglio e viaggiando io solitamente leggera ho preferito dedicare il peso al cibo consueto della bambina. Avessi dovuto viaggiare con solo bagaglio a mano, sarebbe stata la scelta obbligata e più intelligente.
  2. Mettere in valigia tutto il cibo necessario al neonato per i giorni di vacanza. Il peso in questo caso diventa importante, essendo per la maggior parte i prodotti per neonati confezionati in contenitori di vetro. In questo caso si deve considerare di dover portare con sé: latte, acqua, biscottini, omogeneizzato di frutta, liofilizzato di carne, omogeneizzato di verdura, formaggio grana, olio extra vergine di oliva e le farine di cereali, riso, mais e tapioca e via dicendo.
  3. Selezionare ciò che è fondamentale portare con sé per il nutrimento del neonato e procurarsi in loco il resto. Questa è stata la mia opzione per il viaggio a Porto Santo – Madeira, essendo un Paese europeo ho considerato che le norme igieniche e la situazione in loco non mi avrebbero creato reali difficoltà e così è stato. Visto il livello della cucina del ristorante e la disponibilità di pappe e omogeneizzati in loco che ho verificato nei giorni di vacanza, probabilmente forse tornassi indietro valuterei la prima opzione.

L’organizzazione della pappa per 8 giorni all’estero è l’esempio che vi porto, quello che ho seguito per il mio viaggio. Dimezzando le quantità si può adattare l’elenco a viaggi più brevi e ovviamente raddoppiandole si otterrà la miglior soluzione per viaggi più lunghi. Quando si parla di svezzamento le cose da dover mettere in valigia non si limitano agli alimenti, per cui consideriamo di dedicare molto spazio a questo e molto meno alle scarpe, ahimè.

COSA METTERE NEL BAGAGLIO DA STIVA

In valigia stiva mettiamo la maggior parte delle cose e teniamo nel bagaglio a mano solo il necessario per il giorno del viaggio così da non incappare in problemi ai controlli per l’imbarco. Certo sono consentiti in quantità adeguate, scrivono le compagnie aeree senza specificarle nel dettaglio, liquidi nel caso di viaggi con neonati, quindi meglio evitare di vedersi svuotare biberon o thermos e decidere prima quanto è sufficiente.
Nel bagaglio per la stiva inseriamo:
Mancano all’appello chiaramente: l’olio extra-vergine d’oliva, il formaggio grana, i biscotti e la frutta. Per queste tipologie di prodotto io ho scelto di servirmi del ristorante e del beach bar dell’hotel.
  • L’olio è sempre disponibile presso qualsiasi ristorante e in via generica possiamo essere abbastanza tranquilli della qualità dell’olio. Io ho provveduto al riempimento di una boccetta di liofilizzato presso il buffet delle verdure dell’hotel in modo da avere a disposizione in qualunque momento il goccio d’olio necessario per condire le pappe. Se non vi sentite serene della qualità dell’olio all’estero potete sempre scegliere di portare con voi una piccola quantità nella bottiglietta del liofilizzato, l’importante è sigillarla bene onde evitare di trovarsi con tutti i vestiti sporchi in caso di perdita.
  • Lo stesso ho fatto per il formaggio grana. Il buffet del ristorante metteva a disposizione questa tipologia di formaggio ad ogni pasto, ma anche in questo caso ho preferito conservarne la quantità necessaria all’interno di un vasetto dosalatte che ho poi riposto nel minibar della mia stanza.
  • Dei biscotti possiamo farne decisamente a meno. In alternativa possiamo chiedere al ristorante durante la colazione dei biscotti integrali e senza zucchero che possano essere sostitutivi dei classici Plasmon.
  • La frutta e alternativamente lo yogurt bianco sono stati scelti ogni giorno all’ora della merenda secondo quanto proposto dai ristoranti dell’hotel in cui abbiamo alloggiato. La frutta se è buona per noi, lo è anche per i piccoli. Non diventiamo fobiche sui germi. Ad ogni modo se vi fa sentire più tranquille potete sempre disinfettarla con l’Amuchina prima di somministrarla al neonato.
Il nostro bagaglio non può essere ancora chiuso, manca ora tutto il necessario per fare le pappe e il latte e per nutrire i piccini. Saranno necessari dunque anche:
  • 1 misurino per il latte in polvere (se non allattate);
  • 2 cucchiaini
  • 1 piatto
  • 1 frusta
  • 1 confezione di bavaglini monouso (poco green, ma in viaggio sono una manna dal cielo)
  • detersivo per i piatti che io ho inserito in un ex barattolo di shampoo da viaggio dalle dimensioni contenute.

COSA METTERE NEL BAGAGLIO A MANO

Nel bagaglio a mano, per avere il necessario a portata di mano in ogni momento andranno inseriti:

  • 1 biberon
  • 2/3 dosi di latte nel contenitore apposito
  • 1 thermos di acqua calda
  • 1 bottiglietta di acqua fredda
  • 1 omogeneizzato di frutta
  • 1 cucchiaino
  • 3 bavaglie

Per il giorno del volo di andata, ho sostituito una pappa con un biberon di latte e biscotti, molto più pratico da gestire in volo. Ciò dipende dall’orario del volo chiaramente e anche dalla voglia di mettersi a preparare pappe a bordo di un aereo o in un aeroporto trafficato. Idem per il volo di rientro.

Questi sono i miei consigli per un volo di medio raggio, come quello che ho intrapreso la scorsa settimana io con la bambina. Sono solo un’indicazione per aiutare le mamme che vogliono intraprendere la prova del primo volo con il loro neonato, credendo che possa essere utile avere una check list a portata di mano mentre si prepara il bagaglio.
Voi avete mai viaggiato durante lo svezzamento? Com’è stata l’esperienza?

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